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Relazione di Giuseppe Vitaliano Valenti all’Assemblea del Distretto 187
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Vallombrosa, 27 Giugno 1976
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Cari Amici,
l’austera sobrietà del luogo, la severità di questo
ambiente, mi inducono a parlare in maniera assolutamente
informale, in modo semplice e a dirvi innanzitutto, come
ho la presunzione di credere, che (al di là degli scopi
logici e istituzionali dell’Assemblea, che vi hanno
fatto convenire numerosissimi a Vallombrosa) ci sia
anche - voi me lo concedete - il motivo di un saluto a
me che lascio e l’augurio affettuoso e cordiale per
ARIANI che prende il timone del Distretto.
Ho condotto la barca — peraltro solidissima — del
Rotary, nelle acque non sempre calme del nostro Paese.
All’inizio del mio mandato mi ero prefisso poche cose e
— come metodo di lavoro — due obiettivi: quello di
essere per quanto possibile efficiente, ma assolutamente
non efficientista; di non essere velleitario ma di
portare avanti, con volontà, alcune cose concrete.
Non so se ci sono riuscito: vi posso assicurare che,
faticosamente, gliel’ho messa tutta.
Ci siamo incontrati dopo il 15 giugno del ‘75 a Ferrara;
ci salutiamo oggi, dopo il 20 giugno, a Vallombrosa.
Sono due riferimenti. Il primo ci aveva lasciato
sgomenti; quest’ultimo ci ha alimentato una speranza ma
forse ci ha fatto comprendere ancora di più le
difficoltà in cui ci dibattiamo.
Fra queste due date, il nostro Distretto ha percorso il
suo iter con momenti anche altamente significativi, in
cui credo sia stato palpitante il raccordo
Rotary-Società. Ne è esempio, ma non riassunto, il
recente Congresso di Bologna. Primeggiano tuttavia nella
mia mente, nel motivare la gratitudine verso quanti
hanno lavorato con me, le molte ore di anonimo impegno,
di grigio lavoro, di adempimenti silenziosi.
L’opera accorta di FABBRI il Segretario del Distretto;
di FANTI, il nostro Tesoriere; di MARCONE, mio
addetto-stampa; di CHILI, chairman del Congresso assieme
alla Signora MAZZANTI, a MAZZANTI, a PASCALE, a
SALVADORI, a POLI, a tanti e tanti altri che mi scuso di
non poter materialmente citare.
Quest’opera ha fatto da supporto alla fatica di molti
amici che si sono prodigati nelle Commissioni e io, nel
fare il consuntivo del lavoro svolto, ve li nominerò.
Azione interna ed espansione
Azione interna ed espansione: dobbiamo a DEL TERRA se
qui fra noi, oggi, vi sono i Presidenti e i Segretari di
due nuovi Club. Dobbiamo ai miei Rappresentanti Speciali
per la costituzione di questi Club, se siamo potuti
arrivare in fondo all’iter burocratico, per la
costituzione di questi Rotary.
Di loro dirò fra breve. Mi piace, avendoli già salutati
questa mattina, ricordare D’ORAZI e VOLPONI che, a
livello di vari Club, hanno svolto un’opera di
informazione preziosa, attenta e di estrema competenza.
Dopo il Bologna-Sud, fondato dall’amico SOCINI, che ebbe
la «carta» il 30 giugno dello scorso anno, noi abbiamo
oggi il R.C. Cervia-Cesenatico (data di costituzione 9
Giugno 1976) e il R.C. Cecina (data di costituzione 21
giugno 1976).
Ho portato con me fotocopia di tutta la documentazione;
ne lascerò un esemplare all’amico ARIANI per il
Distretto, uno per ciascuna delle Segreterie dei due
Club, uno per i Presidenti (BEDESCHI e RANDON) nonché
per i Rappresentanti Speciali del Governatore (SILVANI e
AZZALI), Anche i Club padrini (Ravenna - Cesena e
Livorno - Piombino) avranno memoria di questo evento.
Sento anche di dover rivolgere un particolare
ringraziamento a quei Dirigenti di Club che, con senso
di responsabilità e perfetta aderenza alle disposizioni
statutarie, hanno rimosso, dei Club, i rami secchi e
trasfuso in essi nuovi elementi, giovani e ben
qualificati.
Non dimentichiamo mai che, nel nostro Distretto, oltre
il 47% dei Soci supera i 56 anni di età.
Azione professionale
Azione professionale: l’anno scorso apprezzammo in sommo
grado, e non solo nell’ambito del Distretto, quello che
fu fatto dalla Commissione, presieduta da PELLIZZER, in
particolare la pubblicazione dello studio: «Università
Aperta». Ebbene ora — soprattutto per l’operosità di
FERRONI — è imminente la stampa (io ne ho qui le bozze)
di un’altra monografia. Uscirà per i tipi di «Realtà
Nuova» e andrà direttamente agli oltre diciottomila
Rotariani italiani. Tratta la situazione della Scuola
secondaria nel nostro Paese, a fronte delle altre Scuole
europee; riporterà inoltre i progetti di legge di
riforma che tutti i Partiti hanno studiato per questo
scottante problema, rimasto sempre sul tavolo dei nostri
legislatori, senza averne soluzione.
Ho provveduto a prenotarne 2.000 copie a nome del
Distretto e appena possibile, saranno donate ai Club,
affinché le diffondano all’esterno con premurosa
attenzione.
Azione di Pubblico interesse
Azione di Pubblico Interesse: l’amico ORIOLI ha condotto
un lavoro veramente efficace che si è concretizzato in
modo piuttosto evidente quando è stata discussa, in
varie riunioni, la gestione dei “Decreti Delegati per la
Scuola”. Nelle vostre cartelle avete trovato una
pubblicazione che non è altro che il discorso
pronunciato dal Prof. ERMINI a Firenze. Fra pochi giorni
ciascun Club riceverà la parte che ha svolto il Prof.
BATTAGLIA nella Regione Emilia-Romagna. L’una è
complementare dell’altra; ragioni tecniche tipografiche
hanno impedito che le due pubblicazioni uscissero
accoppiate.
Un certo lavoro di impegno è stato svolto fra tutti i
Governatori a proposito della possibilità, peraltro
sancita dalla legge, di far sì che anche la voce del
nostro Sodalizio abbia accesso ai mezzi di comunicazione
radio-televisivi.
Abbiamo cominciato quest’anno — d’accordo fra tutti i
Governatori — ad indicare ai Club quelle che sono le
proposte di legge in discussione o che stanno per
esserlo, in Parlamento, in modo che i Club abbiano
l’opportunità di approfondirne la conoscenza ed anche,
ove possibile, e nei modi che ci sono concessi, dare dei
suggerimenti attraverso la stampa, esprimendo il nostro
parere prima ancora che la legge sia promulgata ed
operante.
Riguarda il settore del pubblico interesse anche
l’impegno e la disponibilità dimostrata dai rotariani a
favore dei terremotati del Friuli.
Non vi nascondo che al Congresso di Bologna, la mattina
di venerdì 7, un brivido percorse l’Assemblea e io mi
sentii in grosse difficoltà perché, ai molti amici che
in un momento di estrema emozione, di generoso slancio,
volevano fare subito qualcosa, io dovetti
necessariamente contrapporre molta freddezza e dire
loro: “Aspettiamo”.
Sono convinto, scusate la presunzione, di aver avuto
ragione, nel senso che il Rotary, per le sue stesse
caratteristiche trova più congeniale il compito di
intervenire in un secondo momento. Già adesso che si sta
spegnendo lo stupore di quei momenti, si va anche
attenuando l’apporto di interesse, l’affluire dei
contributi. Noi invece abbiamo la possibilità di
realizzare cose concrete da qui in avanti. Tutti
d’accordo noi Governatori italiani, quel giorno,
dicemmo: “Costituiamo un fondo e che sia gestito dai
rotariani stessi del Friuli (questo è un punto
essenziale), apriamo un conto corrente nel quale possano
confluire i contributi non solo dei rotariani italiani,
ma anche degli amici di altri Paesi”. Così è stato. Il
nostro Distretto è stato meraviglioso: oltre 65 milioni
di sottoscrizione. Se altrettanto — non lo so — dovesse
accadere negli altri cinque Distretti, voi capite che il
Rotary italiano offrirebbe ai friulani una somma
sufficiente per qualcosa di valido, di significativo. A
queste cifre si devono aggiungere le contribuzioni
provenienti dall’estero. Ci siamo distribuiti il compito
di sollecitare questi aiuti.
Io sono stato in Germania, ho parlato coi Governatori
tedeschi e quando ho detto loro: “L’aiuto che voi darete
al Friuli andrà nelle mani dei rotariani friulani, al di
fuori di ogni burocrazia statalizzata”, allora, amici,
io ho ricevuto un applauso e dietro il consenso, spero
venga anche un soccorso sostanziale. Altrettanto ha
fatto DE GIACOMI per la Svizzera, altrettanto è stato
fatto in Austria, in Svizzera, in Francia, in
Inghilterra. Noi siamo a più di 65 milioni di lire.
Attenzione un momento, però. Questa cifra è ricavata
sulla base delle segnalazioni che i vostri Club mi hanno
fatto. Al Friuli non sono ancora arrivati tutti questi
soldi e ciò è comprensibile perché siamo a fine
gestione, quindi necessità di bilanci, di consuntivi e
la stesura materiale dell’assegno o del vaglia può
essere stata ritardata. Non penso minimamente che i Club
che mi hanno scritto queste cifre non siano poi precisi
nell’adempiere al loro dovere. In ogni caso le lettere
che voi mi avete inviato sono state spedite in fotocopia
ai rotariani del Friuli.
Azione internazionale
Azione internazionale - Club contatto: GALLETTI,
Presidente di questa Commissione, ha svolto un lavoro
meraviglioso; non c’era giorno in cui la posta non mi
recasse una sua missiva. Accanto a lui, FANFANI per
l’UNICEF, CONTI per l’Europa Unita e GUZZINATI nominato
Incoming a Bologna.
Vi dicevo l’UNICEF. In tutti i Club se ne è parlato ed è
stata questa una segnalazione opportuna. I contributi
offerti sono stati di non pochi milioni. A questo
proposito vi segnalo due fra le manifestazioni più
impegnate e ricche di risultato: quella di Bologna e
quella di Faenza. Più ancora però delle somme raccolte e
versate era significativo il fatto di portare in ogni
Club un’azione di sensibilizzazione, di conoscenza di
questo angoscioso problema. Si tratta di un fenomeno che
ci tocca, che in una certa misura “ci incolpa” (noi
forse meno degli altri), che ci fa carico dell’esistenza
di centinaia di milioni di bambini che soffrono e
muoiono di fame.
Per l’ «Europa Unita» abbiamo letto al congresso e
trasmesso, secondo i nostri canali, un messaggio di
solidarietà con tutti i Paesi che compongono la Comunità
Europea ed anche un messaggio di auspicio, di speranza,
per quello che potrà essere il futuro nostro, legato al
futuro dell’Europa.
Ci sono stati quest’anno molti incontri interpaese.
Ricordo quello bellissimo di Firenze, organizzato
soprattutto dall’amico ASSO e dai Club fiorentini, con
larga partecipazione di Governatori italiani e francesi,
con relazioni ben impostate e ricche di dati
scientifici. In quella occasione si parlò dei problemi
connessi alle fonti di energia. Io sono stato di recente
in Baviera al Convegno Italia-Germania e lì si è
discusso della possibilità da parte tedesca — dei Rotary
tedeschi — di aiutare i nostri lavoratori in Germania,
offrendo loro consigli, informazioni, amicizia, Nello
stesso momento si è convenuto di intensificare tutta la
tematica dei Club-Contatto e degli scambi dei giovani.
Altrettanto bene è stato fatto per Italia-Svizzera e a
quella riunione era presente il nostro Past Governor
FAVARO.
Abbiamo portata molta attenzione quest’anno al
Portogallo ed è stato costituito il Comitato-interpaese
Italia-Portogallo. In occasione del Congresso
Distrettuale Portoghese, che è coinciso, come data, col
nostro, io ho pregato il Presidente del R.C. di S.
Marino BENATO di andare a rappresentarmi e di portare a
Lisbona il saluto del nostro Distretto. La scelta non è
stata casuale, abbiamo delegato il rappresentante del
Club di una piccola Repubblica, ma la più antica del
mondo per gli ideali di libertà che esprime.
MARCELINO CHAVEZ, Governatore portoghese, ha molto
apprezzato tutto ciò e mi ha scritto una lettera
commovente.
Altri incontri: Brasile. D’accordo, il Brasile è
lontano, però tanti sono i legami di affetto, tanti sono
i rapporti con nostri connazionali presenti là e spesso
di ritorno in Italia. Abbiamo perciò creduto opportuno
stabilire qualche legame e lo abbiamo fatto per
l’opportunità di avere spesso con noi un Past Governor
brasiliano: GRAVINA (quest’anno anche Rappresentante
Ufficiale del Presidente Internazionale ai Congressi di
Spoleto e di Stresa); inoltre abbiamo nel Distretto il
Conte GRANDI che ha frequenti motivi di recarsi in
Brasile. Tutta questa trama è stata già un poco
intessuta. Via via coglieremo occasioni di ricevere,
specie a livello dì scambi culturali, Professori delle
Università brasiliane che vengono in Italia a tenere
lezioni, conferenze e altrettanto avere opportunità che
nostri Cattedratici, studiosi, operatori economici
(accolti vi assicuro con tanta ospitale cordialità)
vadano a portare il frutto del loro sapere in quella
amica terra lontana.
Dietro indicazione del Distretto, con il materiale di
documentazione che abbiamo potuto fornire, il Rettore
Magnifico dell’Università di Bologna Prof. CARNACINI, ha
ripresentato la candidatura del Rotary Internazionale al
PREMIO NOBEL PER LA PACE.
Noi sappiamo che attraverso altri giri, altre piste, si
sviluppa la possibilità di arrivare al conseguimento del
Premio. Non ha importanza. Importante è invece che il
Rettore dello Studio Bolognese, un grande giurista,
abbia ritenuta valida la documentazione da noi prodotta
e l’abbia sottoscritta. Dobbiamo ritenere essenziale —
come per i giochi olimpici — partecipare a questa gara e
con tutta modestia, siamo certi che proseguendo il
nostro lavoro e ponendo anche maggiore attenzione a
quella che è e deve essere la nostra azione nell’ambito
della comprensione internazionale. nell’ambito
dell’amicizia fra i popoli, noi potremo sicuramente, un
domani, aspirare non solo a partecipare ma ad ottenere
con merito il conferimento del Premio.
Stampa e pubbliche relazioni
Stampa e Pubbliche Relazioni: la Commissione
Distrettuale è stata diretta molto bene da PASCALE.
Spero abbiate apprezzato che abbiamo portato a ciascuno
di voi, nella vostra casa, il bollettino distrettuale
ROTARYNOTIZIE. E’ stato redatto quest’anno in maniera
semplice, togliendo deliberatamente ogni orpello.
Molti di voi, amici, sono stati nominati Commendatore,
Grande Ufficiale, hanno avuto degli incarichi, dei
riconoscimenti importanti; non li abbiamo riferiti sul
Bollettino. Per il fatto stesso che siete rotariani è
sottinteso che abbiate queste attestazioni; perché farle
risaltare? E’ ozioso, non c’è motivo. Poche le cose che
sono state illustrate, in qualche caso forse anche
sbagliando, purché tutte avessero un’utilità anche nella
gestione della vita dei vostri Club.
Nel 1976 è scaduto i Consiglio Direttivo dell’istituto
per le Pubblicazioni e gli Studi Rotariani. il
rinnovamento è stato del 75%. nostri due Consiglieri
sono FINI (Segretario del Consiglio Direttivo, già
Presidente del R.C. Bologna Est) e ZAMPIERI, qui accanto
a me in veste di Segretario Distrettuale entrante.
Quindi un tecnico dell’editoria ed un tecnico della
finanza.
L’istituto sta cambiando, si sta modernizzando; niente
di trascendente certo ma presto, io penso, ne vedremo i
risultati, attraverso le pubblicazioni rotariane che ci
giungono a casa.
D’altra parte il fatto che stia per essere pubblicata la
monografia sulla scuola secondaria è già un esempio che
dice come si possa utilizzare, forse meglio, comunque in
altro modo, la nostra stampa.
Tutti i Congressi di quest’anno vedranno pubblicati gli
«Atti» su REALTA’ NUOVA. Non più le mille, le duemila,
quando andava bene le tremila copie, neppure una per
ciascun rotariano di quel singolo Distretto; ma per
tutti i rotariani d’Italia gli «Atti» di tutti i
Congressi: 18.500 copie. Naturalmente questo che cosa
significa? Che gli «Atti» saranno scarni, in essi non
troverete più le fotografie dei Relatori, non vedrete —
almeno questo anno — la lunga serie di saluti,
necessari, ma un poco desueti. Di ciò sarà recuperata
una parte dalla Rivista ROTARY. Vi saranno pressoché le
sole relazioni, per quello che valgono, per quello che
significano: niente di più, ma niente di meno.
Attività giovanili - Rotaract, Interact
Attività giovanili - Rotaract, Interact: mi piace
nominarla tutta questa Commissione: TOMMASI Presidente,
BERTONI, FORNACIARI, LORETTI, LECCHINI, SEMPRINI e
SESTI, membri della Commissione. In più QUINN,
Presidente Distrettuale dei Rotaract, riconfermato per
l’anno prossimo.
Hanno lavorato bene questi amici. Avevo puntato molto su
di loro e i risultati ci sono stati. I Rotaract ed
Interact del Distretto sono aumentati, mentre altri
stanno per sorgere. Ho incontrato a Bologna i
giovanissimi del neonato Interact, ho conosciuto di
recente a Vignola i rotaractiani di quel nuovo Club e
due sere fa a Faenza ho avuto il piacere immenso di
consegnare la Carta al Rotaract di quella città, dove
già esiste un Interact. Non un grande Club, non una
grande città Faenza; ma dai loro due Club giovanili ci
viene un esempio, un ammonimento che va meditato e
imitato. Dobbiamo portare tanta attenzione ai nostri
giovani, dobbiamo essere loro riconoscenti — l’ho detto
visitando i vostri Club — perché hanno un compito
difficile. Dal momento che accettano di entrare nei
nostri sodalizi giovanili, compiono anche un atto di
coraggio, un gesto anticonformistico e questo coraggio
va riconosciuto e sostenuto.
Quando si presentano col nostro distintivo, che è il
loro, nelle Università, nei luoghi di lavoro, si offrono
ad un confronto più impegnativo di quello che possiamo
suscitare noi, nell’ambiente in cui viviamo. Allora
apprezziamoli e aiutiamoli.
I Rotaract hanno portato a termine molte cose
importanti. Io ne cito alcune. Il Convegno di Firenze,
per esempio, al quale ho partecipato, in cui hanno
discusso le fonti interne ed esterne del finanziamento
all’industria privata; tema importante che è stato
svolto molto bene non tanto e non solo per i Relatori
(che il Rotary in certa maniera ha fornito) ma per gli
interventi sempre molto qualificati e pertinenti dei
nostri giovani amici.
A Bologna hanno parlato di «tossicomanie». E’ un
discorso non facile questo della droga, un discorso
complesso, che cade, il più delle volte, nei
velleitarismo. Se utilizziamo però dei competenti (li
abbiamo), se riuniamo le nostre forze con obiettivi
precisi, allora è possibile essere incisivi anche a
questo proposito, nella società.
E’ riuscito anche molto bene il «Primo Concorso
Fotografico Rotaract» di Lucca, con la partecipazione di
138 artisti e 500 opere.
Lo scorso anno per merito di Volterra e di Rimini
abbiamo avuto lo svolgimento del «Centro Giovanile
Distrettuale». Io debbo ringraziare ancora una volta il
Club di Volterra e gli amici di Rimini.
In questi giorni ho ricevuto due lettere da parte di un
giovane francese e di un giovane finlandese: due fra i
dodici (4 ragazzi e 8 ragazze), non tanti purtroppo, che
hanno partecipato a questo incontro. Sono lettere
entusiasmanti. Le terrò in serbo io, per sempre. Fanno
rilevare come sia stato giusto fornire un contenuto
culturale alla loro esperienza italiana. Forse,
rileggendole fra anni, mi procureranno lo stesso piacere
che provo adesso nel riferirvelo: mi daranno commozione.
I ragazzi stranieri si sono trovati bene a Volterra e
altrettanto a Rimini. Hanno sentito il calore del
Rotary, sono stati vicini, soprattutto a Volterra ad
altri giovani e agli amici di quei Club.
E io ho capito che, se tanto bene ha fatto a questi
giovani amici il soggiorno in Italia, altrettanto bene —
non dico di più — ha fatto la loro presenza in una
piccola cittadina, Volterra. Destavano anche curiosità
nell’ambiente. Chi sono? «Sono Stranieri ospiti del
Rotary». Questa la propaganda che noi dobbiamo cercare,
queste le giuste pubbliche relazioni, questa la maniera
di farci conoscere.
Altrettanto devo dire della «Crociera dei Ducati» che
pressoché in proprio, portano avanti i Club di
Parma, Reggio e Modena.
Al Congresso di Bologna ho consegnato speciali
«Attestati di Merito» su segnalazione dei rispettivi
Club padrini, ai Rotaractiani: GHINI (Cesena), CIAPETTI
e VACCARI (Modena), PETRONI (Firenze), BARTOLUCCI,
CARMELLINI, FICINI, BALLARATI, FERULLI (Pisa), BORGIOLI
(Carrara e Massa), FERRARI e BARAZZONI (Reggio Emilia).
Rotary Foundation e Borse di Studio
Rotary Foundation e Borse di Studio: a metà anno
rotariano la Presidenza della Commissione è passata da
BOLELLI a MAZZONI, a causa degli impegni universitari
che l’amico BOLELLI aveva negli Stati Uniti. Delegato
per lo sviluppo della Fondazione Rotary: POLI. La
Commissione era formata da BIGHI, CACCIAPUOTI,
FRANCHINI.
Per una somma di circostanze fortunate (un poco anche
indotte dall’insistenza che io ho avuto verso Evanston e
verso Zurigo, in quanto si trattava, in definitiva, di
“forzare” le disposizioni, di andare oltre il
regolamento) quest’anno partiranno dal nostro Distretto,
anziché uno, due borsisti. Ciò perché l’anno scorso c’è
stata l’impossibilità di una giovane di poter usufruire
della borsa e, per le norme codificate, non avremmo più
potuto averne la disponibilità.
Ci siamo dati da fare. C’era anche un minimo di minaccia
nel dire: «Sosteneteci, non lasciateci perdere questa
occasione. Noi ci impegniamo molto, con fatica anche,
nel far comprendere la necessità di dare contribuzioni
alla Fondazione e se vediamo che, a un certo momento,
perdiamo una Borsa, voi capite, cediamo allo scoramento
e si spegne lo slancio dei contributori». Ce l’hanno
concessa. Partono allora il Dr. MICHELINI presentato da
Parma e il Dr. VANNINI presentato da Bologna Est, mentre
già, per il ‘77-’78 risulta vincitrice la Dottoressa
MOSCHEN, presentata da Bologna Nord.
Per quanto riguarda le contribuzioni alla R.F. abbiamo
registrato un certo aumento. Avete visto, fra le vostre
carte, anche questi dati. Io ho la somma dei versamenti
alla data del 31 maggio scorso. Ebbene hanno migliorato,
hanno fatto uno scatto nella percentuale di
contribuzione, sedici Club. Purtroppo ancora sedici sono
al cento per cento; è il caso forse di portare un poco
di attenzione a questo proposito.
Fra i Club più generosi abbiamo al trecento per cento:
Bologna Est, Ferrara, Parma, Ravenna, Reggio-Emilia,
Rimini; al quattrocento: Arezzo, Bologna Ovest, Firenze,
Livorno, Prato, Valdelsa, Volterra; ai cinquecento:
Modena e Pisa; al settecento: Bologna.
Con queste contribuzioni, la percentuale pro capite, del
nostro Distretto, è di $ 5,45 (*).
Una delle più alte fra i Distretti d’Italia e in una
posizione, ci piace dirlo, anche abbastanza
soddisfacente fra i Distretti del mondo. Non ci dobbiamo
tuttavia rallegrare troppo perché al di sopra di noi vi
sono dei Distretti con percentuali che sbalordiscono
(Giappone, USA).
Abbiamo diversi «Amici della Fondazione Rotary» e questi
amici sono i Club: Bologna Nord, Empoli, Firenze,
Firenze Est, Firenze Sud, Parma, Portoferraio - Isola
d’Elba, Salsomaggiore Terme, Siena, Valdelsa, Volterra.
Accanto ai vecchi «Paul Harris Fellow»: BOLELLI (Pisa),
DESERTI (Bologna), GALLETTI (Firenze), GOLDONI
(Bologna), LANG (Livorno), abbiamo nuovi «P.H.F.» ,
fatti quest’anno e sono: BALLI (Valdelsa), CARRETTI
(Modena), GRANDI (Modena), MACCAFERRI (Bologna) e da
pochi giorni BARBE’ (Ferrara). Io vorrei che a questi
amici noi tributassimo un applauso.
Presidenti e Segretari entranti, non intendo certo
invadere il campo di ARIANI, ma voglio portare anch’io
un contributo all’azione che svolgerà senza dubbio in
maniera egregia l’amico Lamberto a questo proposito.
Cari amici dirigenti del prossimo anno, se vogliamo
avere il piacere di poter disporre di due borse di
studio, anziché di una, diamoci da fare. Tenete presente
un fatto importantissimo, che ci sfugge
sistematicamente: è sulla base delle contribuzioni
annuali di tutti i Club del Distretto che si può
raggiungere una percentuale pro capite idonea al
conseguimento della borsa di studio supplementare. In
molti c’è la credenza errata che se tutti i Club del
Distretto fossero al duecento per cento, automaticamente
disporremmo di due borse. Assolutamente no!
L’attribuzione del duecento, del trecento per cento è
una distinzione, una commendatizia che permane anche se
il Club così insignito, non fa poi successivamente altri
versamenti. E’ invece sui contributi versati nell’anno
precedente, in totale per ciascun Distretto, che è
possibile contare. Quanto occorre allora per avere una
seconda Borsa? La cifra varia di anno in anno perché il
conteggio si effettua sui versamenti fatti in tutto il
mondo e questi possono subire di volta in volta delle
variazioni. In ogni modo, in linea indicativa, vi posso
dire che, pressappoco, la base è di 7-8 dollari per
socio, quindi essendo noi 3.200 - 3.250, calcolate circa
22-23 mila dollari. E’ una grossa somma tutta insieme,
ma 7-8 dollari per socio rappresenta un contributo in
definitiva accettabile.
Amici, finalmente siamo riusciti a gettare le basi di
uno «Scambio di Gruppi di Studio». Non mi risulta che
finora ciò sia stato fatto in altri Distretti italiani.
In che cosa consiste? Cinque giovani (uomini d’affari o
professionisti) del nostro Distretto, con un
capo-équipe, vanno per un mese in un Distretto
straniero, a studiare, a visitare, a interessarsi degli
aspetti sociali, delle attività culturali di quel
territorio. L’anno successivo, cinque giovani di quel
Distretto verranno nel nostro. Evanston ci ha assegnato
il Distretto 607° - Missouri, USA.
Con l’anno di ARIANI saranno i nostri giovani ad andare
nel Missouri, poi con GUZZINATI riceveremo i giovani
statunitensi.
Manifestazioni nel Distretto
Manifestazioni Rotariane nel Distretto: prima di ogni
altra, cito con piacere il «Premio Galileo Galilei»,
assegnato a TOUBERT, alla presenza di tante Autorità, ma
per me memorabile anche (me la sono trovata vicino) per
la presenza significativa della Signora SAKHAROVA. Ne
chiedevo stamattina notizie all’amico FREZZOTTI, che è
poi il chirurgo che l’ha operata ed è il Presidente
incoming di Siena. Mi diceva: «I canali attraverso i
quali io ero in contatto, fino a qualche tempo fa, con
lei, si sono in parte interrotti» ed ha aggiunto: «So
che l’occhio non operato è peggiorato. La possibilità di
parlarle, di telefonarle non c’è stata; certamente la
coppia Sakharov ha delle difficoltà, non naviga in buone
acque». Era la sua presenza al «Premio» qualcosa di
molto importante. Amici, pensiamo che se dovesse
accadere qualcosa nel nostro Paese, se le cose dovessero
andare avanti in una china che noi non accettiamo,
ciascuno di noi si potrebbe trovare in analoga
disgraziata situazione.
«Onoranze al Boccaccio» : è stata bellissima la
celebrazione del Boccaccio, fatta dal Rotary Valdelsa.
Avete avuto in ciascun Club i volumi curati per onorarne
degnamente la ricorrenza ed io so come bene li avete
collocati. L’oratore ufficiale in quell’occasione è
stato MAZZONI: un’orazione magnifica, esaltante. Egli ha
avuto ragione di farla in maniera estremamente
impegnata, anche perché cento anni prima, la stessa
occasione oratoria era stata di Carducci. A distanza di
un secolo noi abbiamo avuto il rotariano MAZZONI che
degnamente, sullo stesso livello di prestigio, ha detto
un’orazione che sarà a lungo ricordata.
Il Distretto, con piacere, ha disposto un
contributo-acquisto, ad alleviare l’onere non
indifferente che ha gravato sul Club Valdelsa,
Il «Forum della Fascia Costiera Tirrenica» si è ripetuto
puntualmente, a lode dei Club non solo maremmani
(quest’anno ha avuto luogo a Grosseto) ed a merito anche
dell’amico carissimo CARLO BERLIRI ZOPPI. So di
interpretare il sentimento di tutti chiedendovi di
dedicare un applauso a questo esemplare rotariano.
A testimoniare l’apprezzamento distrettuale ho fatto
pervenire una somma alla Segreteria del Forum, utile
soprattutto per la pubblicazione degli «Atti». Durante
l’anno abbiamo avuto molte ricorrenze rotariane. I 50
anni di fondazione del R.C. di Parma, con una bella
orazione del Past V. Presidente Int. BOLELLI; i 25 anni
di Siena, commemorati da SOCINI; i 10 anni di Lugo,
ricordati dall’amico MINGUZZI e più recentemente i 20
anni di Piombino, alla celebrazione dei quali mi ha
rappresentato il Presidente di Livorno PUGLISI, e i
decennali di Follonica e Massa Marittima, per i quali ho
delegato a rappresentarmi BERLIRI ZOPPI. E’ stato
contento lui di farlo — me l’ha detto — ma ancor più
sono stati contenti i Rotariani di Follonica e di Massa
per aver avuto come Rappresentante del Distretto il
fondatore dei loro Club.
L’ «Interclub Romagnolo» è stata una manifestazione
realizzata dai Club Romagnoli con preciso impegno.
Si è svolto a San Marino ed io ritengo sia stata una
edizione fra le migliori, per l’attualità del tema
trattato: «L’Università in Romagna» e per l’affluenza
dei partecipanti. Il Distretto, in analogia a quanto
fatto per il Forum toscano, ha elargito una somma per la
pubblicazione degli «Atti del Convegno».
Il Trofeo dell’Amicizia — vi nomino queste cose
soprattutto per coloro che non le conoscono — era
passato l’anno scorso da Siena a Rimini e quest’anno gli
amici riminesi decideranno a chi consegnarlo.
Nel dicembre scorso abbiamo avuto la visita a Roma del
Presidente Internazionale, con ricevimento dal
Presidente della Repubblica, dal Sindaco della città,
dal Sommo Pontefice: echi di stampa notevoli, di vario
significato, di varia interpretazione, di vario gusto.
Importante è che molti giornali abbiano parlato di noi.
In occasione del Congresso di Bologna abbiamo consegnato
il «Premio di Merito», in una gara di iniziative e di
programmi fra tutti i Club del Distretto, al Rotary Club
di Livorno. Abbiamo applaudito Livorno a Bologna,
rinnoviamo l’applauso qui a stimolare anche
l’imitazione, a sottolineare l’esempio non venuto meno
in tanti anni di milizia rotariana.
Sono al termine di questo excursus e vi ricordo
brevemente il Congresso Distrettuale, col Rappresentante
del Presidente Internazionale MORRAVE, col saluto di
ANDRISANO a nome dei cinque Club bolognesi, col saluto
del Sindaco ZANGHERI, con le relazioni dei rotariani
ORLANDO, DE BENEDETTI, DEGLI ESPOSTI, KIRCHHOFF; la
«Tavola Rotonda» delle Signore; il Congresso dei
Rotaract Club del Distretto.
Voi non potete credere, successivamente al Congresso, in
aggiunta alla soddisfacente eco di stampa (22 servizi su
12 testate), quanta gente me ne abbia parlato e scritto.
Certo moltissimo hanno fatto riferimento alla
manifestazione congressuale, ma molto anche alla «Tavola
Rotonda delle Signore», le quali, da parte loro, se ne
sono entusiasmate. Hanno cominciato i lavori alle 10 e
alle 13 abbiamo dovuto indurle a chiudere. Al di fuori
di ogni altra considerazione, ritengo che ormai sia
estremamente opportuno che le nostre mogli, le nostre
sorelle, abbiano possibilità di esporre responsabilmente
la loro opinione, avendo anche la funzione di starci
accanto, non solo come familiari, ma come compartecipi
della nostra gestione rotariana.
In aggiunta agli omaggi che vi ricorderanno le giornate
bolognesi, ai Club perverrà, fra breve, una copia degli
«Atti del Convegno Scientifico Internazionale Rotariano
nel Centenario della Nascita di Guglielmo Marconi»,
pubblicati in occasione del Congresso, per i quali il
Distretto ha offerto un contributo.
Cari Amici, ho finito e mi scuso per essermi tanto
dilungato.
Nello stringere la mano di ciascuno di voi, io vi guardo
anche un momento negli occhi. Dinanzi alle care e note
sembianze, di chi in vari modi e in ciascun Club ha
collaborato con me, l’intesa rifiuta le parole.
Consentitemi, in chiusura, di ringraziare mia moglie,
che mi è sempre stata vicina: una coscienza critica, una
presenza stimolante per il mio impegno. Grazie, ALMA.
Al nuovo Governatore LAMBERTO ARIANI, che garantisce
presso di noi, con le solerti fatiche rotariane
precedenti, i successi del futuro; ai nuovi Dirigenti
dei Club, sento di poter assicurare: via via che vi
inoltrerete, con la fiducia, l’augurio e la
collaborazione di tutti, nel lavoro che vi aspetta,
troverete in ogni angolo del Distretto tracce feconde di
chi vi ha e ci ha preceduto. Custoditele. Sviluppatele.
Mai, mai vi capiti di dire con Cartesio: «Je ne veux
mème pas savoir qu’il y a eu des hommes avant moi». C’è
stata, amici, della gente prima di noi, e di essa il
Governatore può dire: «Ognuno si è comportato da uomo».
Cari Amici, ringrazio gli organizzatori di questa
giornata vallombrosana e in particolare ZAMPIERI, che si
è prodigato oltre il dovere.
Ringrazio voi tutti che siete intervenuti all’Assemblea
numerosi, disponibili, attenti, volenterosi.
Quando, lo scorso anno a Ferrara, SOCINI mi consegnava
il Distretto, si poneva una domanda: «Rifarei il
Governatore del Distretto per un altro anno?» E rispose:
«Si». Anch’io, in questo momento, in modo retorico, mi
ripropongo la domanda e rispondo: «No».
Vedete, è stato tanto bello, tanto esaltante, tanto
piacevole, che, ripetendo questa esperienza, temerei di
non riprovare le stesse emozioni, gli stessi sentimenti.
Allora mi piace rimanere in questa suggestione di
ricordi, di affetti, di simpatie. Voi mi capite.
Grazie. |
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