Lettere mensili di Guido Testa nell’annata 1978-1979
(N.B. I puntini di sospensione indicano parti, in cui sono riportati ringraziamenti o elenchi di persone e di località, omesse per motivi di facilità e di continuità di lettura)
 
Lettera del mese di Maggio 1979
Cari Amici,
mi ero riproposto di farVi pervenire questa mia lettera mensile di maggio a fine mese in parte per ritardare questo che è ormai il penultimo incontro epistolare con tutti Voi, ma soprattutto per poterVi dare notizie del Congresso Distrettuale di Punta Ala.
Ebbene ritengo di poter dire senza peccare di presunzione, che il Congresso è pienamente riuscito. Pur nella consapevolezza che vi sono stati inevitabili disguidi organizzativi, ritardi nei tempi, contrattempi nella sistemazione alberghiera di cui sto facendo accurata indagine per correggere storture verificatesi, debbo tuttavia affermare che il successo del Congresso del 207° Distretto del Rotary International è stato pieno!
Quando Vi ho inviato il programma del Congresso nell’invito che lo introduceva, dicevo che ancora una volta la splendida e prestigiosa Punta Ala sarebbe stata la sorridente cornice per il nostro incontro che, pur nel rispetto di un sentito impegno rotariano, auspicavamo gradito e divertente.
Credo di poter affermare che questo impegno è stato mantenuto anche in virtù del buon tempo di cui abbiamo potuto godere e se domenica Punta Ala si è rannuvolata era solo per il dispiacere di vederVi partire!
Per quanto riguarda invece i contenuti del Congresso unanimi consensi mi sono pervenuti sul livello veramente notevole delle relazioni ed in generale degli interventi, per cui si è veramente parlato del “Rotary e l’uomo oggi” e del programma dei tre H di Clem Renouf.
Debbo dire infine che se qualche cosa può essere mancata nel ritmo e nella perfezione organizzativa quello che certamente non è mancato è stato il calore della amicizia per il quale non vi è veramente stato alcun condizionamento, limitazione o inciampo.
Siete, anzi, siamo stati “veramente” interpreti di un incontro di rinsaldate e nuove amicizie in una affascinante cornice come io auspicavo nell’invito che ho sopra richiamato. Anche sotto il profilo delle presenze il risultato è stato più che soddisfacente con i 750 circa Amici presenti al Congresso.
Faremo più tardi il consuntivo preciso sotto ogni profilo: desideravo ora farVi pervenire nella ancor viva fragranza dell’evento, la mia riconoscenza e la mia gratitudine per aver arricchito con la Vostra presenza il valore del Congresso.
Anticipo ora, riservandomi di perfezionarli nei dovuti termini, i ringraziamenti più vivi a tutti quanti hanno dato prestigio e spessore di contenuti al Congresso, primo fra tutti all’Amico Boaventura Gravina, venuto tra noi dal lontano e amico Brasile, degno Rappresentante del Presidente Internazionale Clem Renouf che con la sua presenza bonaria ma attenta e vigile, ha voluto rendersi conto di ogni aspetto del Congresso ed ha espresso nelle Sue allocuzioni concetti di altissimo rilievo che, dall’etica alla deontologia rotariana, hanno affrontato in profondità i temi del Rotary ed alla fine ha avuto parole di calorosissimo consenso.
A Lui, alla gentile Wanda cara e degna consorte, anche Lei partecipe della vita rotariana del Congresso, tanti tanti ringraziamenti.
Grazie anche a tutti i Governatori in carica ed ai Past Governatori che da Tristano Bolelli Past V. Presidente Internazionale ai Past Governatori del Distretto ed ai Past Governatori di altri Distretti hanno dato con la loro presenza maggior lustro al Congresso.
Desidero elencarli, per accomunarli tutti in un riconoscente grazie, insieme alle gentili care ambasciatrici e degnissime Rappresentanti dei rispettivi mariti impossibilitati a presenziare: Francesca Venzo e Angela Maria Giavazzi; Giulio Carlucci, Leomberto Della Toffola, Aldo Ferretti, Giuseppe Gioia, Piero Matteini e poi Lamberto Ariani, Luigi Aru, Luigi Baudoin, Pier Bordiga, Ernesto Cianci, Pier Celestino Favaro, Massimo Galletti, Luigi Gravano, Guglielmo Roeherssen, Luigi Socini Guelfi, Sandro Ubertone, Vitaliano Valenti, Luciano Vianelli.
Un ideale abbraccio a Luigi Quaglio Governatore Incoming che ha dovuto lasciare in seconda giornata i lavori del Congresso per raggiungere Boca Raton ed iniziare colà con gli Amici Governatori incoming degli altri Distretti la sua “bella avventura”, che auguro ricca di successi ed affermazioni come certamente merita, ed all’Amico Francesco Barone che è stato definitivamente, con l’elezione del Congresso, designato Governatore del 207° Distretto del Rotary International per l’anno 1980-1981.
Grazie anche a John Giles, Capo Dipartimento delle P.R. della Sede centrale del R.I. di Evanston ed a M. Pradervand della Segreteria del R.I. di Zurigo Sezione italiana, straordinari ed eccezionali osservatori stranieri al Congresso del nostro distretto.
Dovrei ringraziare ora i Relatori, ma per farlo nei dovuti termini e per quanto essi hanno saputo darci con i loro interventi, non è sufficiente lo spazio di una necessariamente concisa lettera mensile; elencherò anche Loro secondo l’ordine di intervento in seduta plenaria: Eolo Parodi........... Gastone Breddo.......... Ercole Camurani.......... Pier Francesco Listri.......... Enzo Ferroni.......... .
Le relazioni sono state ritenute unanimemente di tale rilievo che, anche per suggerimento di Boaventura Gravina, saranno non solo riprodotte negli atti del congresso ma se en studierà una pubblicazione di più ampio respiro e destinata ad un più ampio numero di destinatari.
Non posso non segnalare gli altrettanto pregevoli interventi di Renato Frezzotti e Vitaliano Valenti che hanno in brevissimi minuti, con rara maestria esposto i risultati di complessi e ponderosi lavori delle Commissioni distrettuali da Loro tanto degnamente presiedute.
.................... .
Cari Amici, la mia intenzione era di scriverVi soltanto alcune impressioni a caldo del Congresso, ma man mano che proseguivo con la rievocazione, mi sono accorto che le cose da citare erano molte e se questo forse Vi può avere annoiato, a me ha dato la confortevole sensazione che è stato un Congresso denso di pensiero, e di cose, di Rotary, e quindi di tanta, tanta amicizia, e mi sembra di poter dire che la tensione ideale ha provato il suo livello più alto nella chiusura del Congresso, quando in aderenza tutta rotariana alla risoluzione 43/14 del Congresso Internazionale di Saint-Louis, è stata consegnata una targa ricordo ai Rappresentanti delle Forze Armate e dell’Ordine.
E’ stato un momento di toccante emozione ed un attestato di stima e di riconoscenza per coloro che con spirito di sacrificio quotidiano onorano il ‘Servire’!
Un cordiale, affettuoso abbraccio.

 

Lettera del mese di Giugno 1979
Carissimi Amici,
questa è la mia dodicesima lettera mensile che chiude la serie di questi nostri incontri epistolari e che Vi perverrà forse quando anche il calendario avrà sancito la chiusura dell’anno rotariano 1978-1979.
Ma ho preferito attendere anche la realizzazione, nei giorni 23 e 24 corrente, della Assemblea a Modena per suggellare con i risultati e le emozioni anche di questo importante incontro, gli adempimenti dell’annata.
Ebbene se così sarà, oltre a leggerla Vi prego di passarla ai Vostri successori che si accingono a ricevere la prima lettera mensile del Governatore della loro annata, il caro, carissimo amico Gian Luigi Quaglio al quale auguro fin d’ora ogni migliore successo come certamente merita. Sarà così come la consegna di un ideale “testimone” in questa straordinaria maratona che non conosce confini né di tempo né di spazio che è la vicenda rotariana, della cui fiaccola noi siamo soltanto i temporanei tedofori per la frazione e per il mandato che ci compete.
Amici, si è concluso un anno: un anno di vita rotariana trascorso e vissuto insieme nelle sue splendide luci, nelle sue inevitabili ombre, nell’azzurro più limpido ma anche a volte con qualche nuvola, necessaria forse, per dare più risalto al sereno.
Una bella, anzi, splendida avventura, si è conclusa e noi abbiamo la sensazione che qualcosa sia finito, mentre in realtà nulla è cambiato. Vien fatto di pensare che” les jeux sont faits, rien ne va plus”: mentre è invece è solo una umanissima impressione sul piano personale, perché la ruota, almeno quella rotariana, continuerà a girare senza soste, ed è solo sul “piano personale” che certi impegni finiscono, per lo meno in certe loro dimensioni. Il Rotary continua, con rinnovate e fresche energie, con vivificanti entusiasmi, verso quel futuro nel quale, come ebbe a scrivere Paul Harris, sta la sua grandezza. A noi non rimane che passare ad altri certi ruoli, rinnovando lo stesso entusiasmo, la stessa disponibilità che ci ha sorretto nell’espletamento del mandato, per quanto, in compiti diversi, ci potrà essere ulteriormente richiesto.

Cari Amici, con stanchezza serena per aver portato a termine un duro ma esaltante impegno, con la precisa consapevolezza delle manchevolezze e di quanto potendo essere fatto,non è stato realizzato, ma nella consolante convinzione che almeno la buona volontà e l’entusiasmo sono stati totali, consentitemi di rinnovare a tutti Voi gli auguri che Vi feci iniziando il mio mandato e che sono quelli che Clem e Iune Renouf fecero ai “coequipiers” della loro annata:

Nous ne vous souhaitons pas de joie sans nuage,
Ni de jour sans la fraicheur bienfaisante du soir,
Ni soleil rayonnant sans une ombre apaisante,
Ni marèes ramenant toujours votre barque au rivage

Nous vous souhaitons force, confiance, sagesse et amour,
Du pain à partager avec votre prochain,
Des chansons, mais aussi des instants de silence recueilli,
Et la douce paix du Seigneur à la fin de chaque jour.

Nella speranza, che è certezza, di futuri sempre graditissimi reincontri, la mia totale, sincera, affettuosa, riconoscente amicizia.
Vi abbraccio.

 

(Abbiamo tentato di tradurre il testo francese perché ci è sembrato bellissimo!)

Noi non vi auguriamo gioia senza nubi,
né giorni senza la frescura piacevole della sera,
né sole splendente senza un’ombra che riposi,
né maree che spingano sempre la vostra barca alla riva.

Noi vi auguriamo forza, fiducia, saggezza ed amore,
del pane da dividere con il vostro prossimo,
dei canti ma anche dei momenti di silenzio raccolto,
e la dolce pace del Signore alla fine di ogni giorno.