1927
“Nell’Italia chiusa e provinciale dei primi anni Venti il Rotary rappresentò un soffio di modernità, di spregiudicatezza, di meditato ottimismo. L’incontro dei rotariani in un grande albergo per desinare assieme costituiva una novità che modificava vecchie e consolidate abitudini familiari. Il passare qualche ora alla settimana con gli altri rotariani per discutere liberamente i problemi dell’industria e delle professioni e le prospettive di lavoro appariva quasi rivoluzionario in una società che era dominata dalla riservatezza e dal timore di far conoscere agli altri i fatti propri.
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La nozione del ‘servire’ e del bene comune non costituiva più patrimonio di pochi, ma si riconosceva come finalità dell’Associazione.”
E.Cianci – pag. 25
 
 
 

Il Rotary International ammette il Club:
 

Bologna  

I Clubs del Distretto 46 che tutt’oggi fanno parte del Distretto 2070 diventano quattro.

Il Distretto 46 conta 18 Club e 752 Soci.

Nei Clubs emergono personalità di grande rilievo che contribuiranno a costruire la storia del Rotary italiano sia dal lato morale sia dal lato organizzativo.
 

Rotariani e Rotary Clubs in Italia